LATO B - BRANO DI IVANO FOSSATI
"La musica che gira intorno"


Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta,
un'unica passione per la bicicletta,
un incrocio di destini in una strana storia
di cui nei giorni nostri si è persa la memoria,
una storia d'altri tempi, di prima del motore,
quando si correva per rabbia o per amore,
ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce
e chi sarà il campione già si capisce.
Vai Girardengo, vai grande campione,
nessuno ti segue su quello stradone,
vai Girardengo, non si vede più Sante,
è dietro a quella curva, è sempre più distante.
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E dietro alla curva del tempo che vola,
c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola,
se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale,
Sante il bandito ha una mira eccezionale
e lo sanno le banche e lo sa la questura,
Sante il bandito mette proprio paura
e non servono le taglie e non basta il coraggio,
Sante il bandito ha troppo vantaggio.
Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito,
ma al proprio destino nessuno gli sfugge,
cercavi giustizia ma trovasti la legge.
Ma un bravo poliziotto, che sa fare il suo mestiere,
sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere
e ti fece cadere la tua grande passione
di aspettare l'arrivo dell'amico campione,
quel traguardo volante ti vide in manette,
brillavano al sole come due biciclette,
Sante Pollastri il tuo giro è finito
e già si racconta che qualcuno ha tradito.
Vai Girardengo, vai grande campione,
nessuno ti segue su quello stradone,
vai Girardengo, non si vede più Sante,
è sempre più lontano, è sempre più distante,
sempre più lontano, è sempre più distante.
Vai Girardengo, non si vede più Sante,
sempre più lontano, sempre più distante.